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08 NOVEMBRE 2020: FLASHMOB RUN

domenica 8 novembre 2020

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08 NOVEMBRE 2020: FLASHMOB RUN

Eccomi qua, in veste di supplente, a raccontare un’altra bella giornata insieme.

Data l’assenza degli Historian titolari, “Conte e Prof”, il compito di redigere il consueto report passa a me. A me che tra l’altro sono stata fortemente tentata di non partecipare dopo aver prenotato. Le vicende nazionali di questi ultimi giorni mi stavano convincendo a rinunciare. Poi sabato è arrivato il messaggio di conferma del giro in moto, contenente tutte le indicazioni per un corretto e prudente svolgimento e a quel punto mi sono convinta.

Non solo abbiamo osservato alla lettera tutte le indicazioni contenute nel recente DPCM, ma abbiamo adottato precauzioni ulteriori perché in questo run non ci fossero problemi di sicurezza o rischi di alcun genere anche dal punto di vista sanitario, oltre che da quello stradale. Così al Caffelatte le moto sono state parcheggiate a grande distanza l’una dall’altra eliminando il solito briefing. Il tutto anche sotto la supervisione di una pattuglia di Carabinieri che ci ha gironzolato un po’ intorno squadrandoci per bene; ma ripensandoci, forse erano solo sguardi d’invidia! Certamente la nostra prudenza e la nostra azione coordinata li ha lasciati in completa tranquillità. Questo dimostra che fare le cose bene e rispettando le regole è possibile.

Per la giornata c’è stata anche una novità: un fotografo professionista è rimasto con noi, salendo sulle moto di Guglielmo e Niki per riprendere questa quarantina di amici bikers e farne un bel reportage visivo.

Alle 10 siamo partiti per destinazione e percorso ignoti e la formula “a sorpresa” penso abbia sortito gli effetti desiderati! E’ una situazione strana viaggiare senza sapere dove stai andando. Durante il tragitto credo di non essere stata l’unica a fantasticare sulla meta, spostandola di volta in volta un po’ più in là quando un luogo veniva superato. Sono stati circa 160 km fatti tutti d’un fiato, senza soste intermedie per evitare assembramenti, in cui mi viene da dire che ne abbiamo visti di tutti i colori.

L’autunno di queste giornate è splendido, nemmeno troppo freddo, e ci ha regalato un sacco di bellezze naturali che passavano dal verde di alberi ed erbe, al marrone chiaro di alcuni campi, a quello più scuro di quelli dissodati da poco, fino a tutte le sfumature del giallo e del rosso delle foglie in procinto di cadere.

E alla fine, dove siamo andati? Senza nulla togliere alla destinazione finale, penso di non essere smentita se dico che il viaggio è stato molto più particolare della meta. Partendo dal Caffelatte ci siamo diretti ad est per arrivare fino a Palmanova; da qui deviazione verso sud per Aquileia che abbiamo superato per giungere a Grado. Anche qui altri colori, principalmente con le sfumature dell’azzurro della laguna, intervallate dalle magliette colorate dei numerosi runners e ciclisti, molti incuriositi ed attratti dalla nostra rumorosa presenza.

Siamo arrivati al mare, quindi mangiata di pesce? Eh no…abbiamo sorpassato Grado e la sua pineta in direzione Gorizia, cominciando però a tornare pian piano verso nord in mezzo ad una serie di paesi e paesetti che immagino sconosciuti per la maggior parte di noi. Più o meno in ordine, abbiamo attraversato San Canzian d’Isonzo, Pieris, Papariano, Villa Vicentina, Ruda, Campolongo al Torre, Tapogliano, Trivignano, Percoto, Pavia di Udine, Zugliano, fino ad arrivare a Udine. Ci fermiamo forse al BU.CO? Neanche per idea…costeggiando Udine da ovest troviamo Martignacco, Ciconicco e Fagagna e qui forse ci siamo: si intravvede San Daniele e la fame comincia a farsi sentire.

Svelato l’ultimo mistero, eccoci finalmente a destino: lo spaccio DOK Dall’Ava – Prosciutteria IE!

Anche qui ci impegniamo per fare i bravi, con mascherine, distanze e posti a sedere riservati più separati del solito. Il tempo del pranzo passa tra le solite mille chiacchiere degustando prosciutto ed altre specialità, finché ci dividiamo nei due gruppi del ritorno, gli udinesi ad est e i pordenonesi ad ovest, con ultimissima veloce tappa al Caffelatte.

L’abbiamo presa un po’ larga, considerato che da Fiume Veneto a San Daniele ci sono una quarantina di chilometri e noi ne abbiamo fatti 160, ma ne è valsa la pena. Il meteo stavolta è stato generoso, così come la fantasia di chi ha ideato il tragitto, davvero divertente e piacevole!

Salutando quest’ultimo run dell’anno, non ci resta che accomiatarci da questa strana stagione, con la speranza di poterci radunare al WLP, sempre nel rispetto delle regole dei vari DPCM. Ma c’è un MA…tra i saluti e ringraziamenti del fine corsa il nostro Director ci lascia con un dubbio: “vediamo se è l’ultimo”!!

In ogni caso, alla prossima!!

Antonella

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