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3 - 5 GIUGNO 2022: ELBA RUN

venerd́ 3 giugno 2022

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3 - 5 GIUGNO 2022: ELBA RUN

 

Intro. 

    Quando si tratta di raccontare tre giornate piene ed intense come quelle appena vissute dai bikers del Friuli Chapter Italy…non basta un Report, serve un mini-romanzo! Quindi, procederò per capitoli.  

 

1. Destination Elba. 

    Narra una leggenda locale che la dea Venere, nuotando al largo della costa toscana, perse la sua preziosa collana di perle: sette di esse tornarono a galla, creando l’Arcipelago Toscano. La più preziosa era…l’Isola d’Elba! Ecco spiegato il motivo che ha portato il nostro Direttivo a scegliere l’isola tirrenica come destinazione del secondo Premium Run 2022. Scelta rivelatasi, come sempre, straordinaria. 

 

2. Head out on the highway! 

    “Get your motor runnin, head out on the highway, looking for arventure, in whatever comes our way!” 

Così cantavano gli Steppenwolf, e così recitiamo mentalmente noi, lanciandoci a 140 km/ora dentro i tunnel della Bologna-Firenze. Eh già, perché stavolta i calcoli delle tempistiche di percorrenza fino al traghetto di imbarco sono risultati piuttosto “allegri”. Complice forse qualche birra di troppo in fase di progettazione, chissà? Ma no fear: per i nostri Activities e Road Captains non esistono problemi, esistono soluzioni! 

 

3. Piombino mon amour. 

    Dunque, schizzati alle 09.30 suonate dal famigerato covo del Caffèlatte, piombiamo sul porto di Piombino alle 14.30, con largo anticipo sulla partenza del nostro mezzo da sbarco, dopo una pausa pranzo di 12’ e 30”: new world record chapters Harley Davidson! Carica di adrenalina ed in preda all’euforia, l’Ultra del Director decide di baciare la terra promessa. (Per gli amanti dei numeri: 31 destrieri e 48 cavalieri) 

 

4. La notte delle cozze fantasma. 

    Il tempo di posare le ruote sulla terraferma, e siamo già in arrampicata sulle lussureggianti colline isolane, per varcare di lì a poco l’archeologico ingresso del…Resort delle Picchiaie! La location scelta dalla nostra SuperManu sembra di primo acchito ottimale: spettacolare vista sul golfo, invitante piscina, struttura esotica e residence immersi tra i fiori. Ma come insegna il proverbio…mai fidarsi delle apparenze! Doccia o tuffo, spritz Aperol regolamentare e tutti a tavola: ripuliti, rilassati, rivestiti e fermamente intenzionati a…sbafarci il mondo! Pronti Noi, ma non…LORO! Cioè i Reptiliani che gestiscono l’Overlook Hotel. Passano i minuti, poi l’ora, e finalmente su alcuni tavoli compaiono sparute bacinelle di cozze arturiane, immerse in un’inquietante e maleodorante brodaglia color ruggine: roba da far invidia alla leggendaria Trota 1918 di Plitvice! Ad altri invece arrivano tristi vassoi guarniti da tranci di melanzane e peperoni al microonde, accompagnati da spicchi deformi di mozzarelle in scadenza. Ma c’è anche chi non vede nulla! Nessun timore però, gente di poca fede: ecco serviti a tutti penne al Vinavil con polipetti fossili; mezzi polli spacciati per arrostiti ma in realtà bolliti, appena ripescati dal congelatore dove riposavano quieti dal 26 febbraio 1815, dopo la fuga di Napoleone sul continente; e dulcis in fundo: dosi irregolari di gelato di cui è meglio non chiedere gusto e provenienza. Insomma, un menù degno del reparto geriatrico Santa Maria degli Angeli. Parlavamo prima di soluzioni? Buttarla sul ridere e bere l’impossibile! Infatti la mitica serata si conclude con l’invasione delle cucine da parte di Nick, che arresta il presunto cuoco per sottoporlo all’Inquisizione dei bikers; e l’occupazione del bar, saccheggiato di qualsiasi liquido bevibile contenesse.    

 

5. Costa Azzurra che? 

    Il sole del mattino di sabato dissolve gli incubi notturni e fa luccicare le cromature delle nostre Harley, mentre volteggiamo leggeri tra le curve a strapiombo della West Coast Road. Sciami di farfalle gialle cabrano dolcemente sopra i nostri caschi: costiera amalfitana, costa Azzurra? Fuffa! Il tempo vola: fugace visita a Capoliveri, pittoresco paesino in collina dove osserviamo stupefatti la piazzetta brulicante di…vespe targate Mestre (sic!), e giù al mare di Procchio, dove il Ristorante Tahiti ci serve un luculliano pranzo di pesce per placare i nostri latenti appetiti ed una spiaggia attrezzata per riposare le nostre stanche chiappe. Mastro Fedez finalmente è felice, gli altri ronfano beati sui lettini sotto gli ombrelloni (de notte leoni, de giorno…!). L’insenatura potrebbe essere il soggetto di un quadro di Gauguin.    

 

6. Ultima cena. 

    Dopo il rientro serale, e la telefonata bollente di SuperManu al proprietario del Resort, si nutrono grandi aspettative sulla cena finale, ma…non c’è trippa per bikers! Sui piatti ammiccano di fatto i resti della cena precedente, e non resta che ritirarci sconfitti nelle nostre stanze a preparare i bagagli, come l’Imperatore dopo Waterloo. Non poteva però mancare al nostro horror movie un finale splatter: il cuoco che fugge dalla cucina con una mano ed il grembiule insanguinati. Circolano voci incontrollate sull’autore dell’atroce vendetta! 

 

7. Arrivederci Elba! 

    Domenica mattina si riparte presto, scrutando melanconici dalla poppa del traghetto il golfo isolano che si allontana, insieme a Batman. Ma non temere Elba bella: ci rivedremo! Appena approdati sul sacro suolo italico ingraniamo la prima e via rombanti: it’s a long way to go back home! 

 

8. Applausi. 

    Credevate forse che l’avventura si concludesse qui? Nulla di più sbagliato! L’ultimo atto prevede un pranzo famelico alla tipica e storica Osteria Il Sergente, a soli 6 km dal passo della Futa, tanto caro ai motars nazionali. Ci arriviamo dopo qualche tornante tra i verdi colli, e quando l’oste serve ai tavoli vassoi colmi di ogni bendiddio romagnolo…scoppia un subitaneo, fragoroso e collettivo applauso, orchestrato magistralmente dal Conte Sciarpetta.  

 

9. The end. 

    Rientriamo in Friuli a manetta dopo aver macinato quasi 1300 km in tre giorni: sporchi, stanchi, ma puri e liberi di spirito. Anche questo viaggio è concluso, il pensiero vola al prossimo…B-Run! 

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