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15 MAGGIO 2016: RUN DEL VELIERO

domenica 15 maggio 2016

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RUN DEL VELIERO

Dopo qualche domenica a motori spenti siamo ripartiti per un nuovo run, destinazione il veliero Amerigo Vespucci, la famosa nave scuola della Marina Militare, ancorato a Trieste.

Siamo una ventina, guidati da Niki che propende per la soluzione autostrada, visto che i road captain che lo aiutano sono solo Tella e Mirko, a cui si aggiunge Federico da Palmanova in poi.

Forse il tempo incerto ha scoraggiato più di qualcuno, perché l’idea della visita ad un pezzo storico della Marina italiana personalmente mi sembra piuttosto allettante.

A quanto pare Trieste ci porta bene…è la seconda volta quest’anno che siamo convinti di prendere almeno un po’ pioggia, ma riusciamo a tornare praticamente asciutti! E non solo, il leggero borino che soffia a Trieste tiene lontane le nuvole e ci lascia godere di un bel sole caldo.

 E il veliero? Il veliero è lì, placidamente e maestosamente ancorato, quasi di fronte a Piazza Unità d’Italia. Non sembra proprio dimostrare i suoi 85 anni di “carriera” durante la quale ha ospitato migliaia di marinai nelle loro crociere di addestramento.

E’ proprio bello! Magari qualcuno di noi se lo immaginava di aspetto più antico, per esempio con lo scafo in legno, ma comunque i suoi tre alberi con le vele raccolte e tutte le cime che li circondano conferiscono all’insieme un fascino di altri tempi.

C’è solo un problema: è da poco passato mezzogiorno, molta gente è già in fila da chissà quanto, ma la prima visita a bordo è prevista alle 14:30! Dopo una breve consultazione decidiamo che vederlo da fuori può essere sufficiente e che quelle due ore di attesa è meglio utilizzarle diversamente, magari mettendo le gambe sotto ad un tavolo con un bel piatto di frittura davanti.

Che dite, siamo stati troppo prosaici? Rovinata la poesia? Perdonateci se non possiamo raccontarvi com’è il veliero all’interno, ma ce li vedete 20 bikers ad attendere due ore in coda all’ora di pranzo?

Però……colpo di scena! Abbiamo un piccolo scoop: due temerari, Flavio e Vanna, hanno sfidato la fame e sono saliti a bordo! Ecco una sintesi del loro commento:

 

“Dopo qualche tentennamento decidiamo di aggregarci alla già lunga fila per visitare la anziana  Signora dei Mari che ancora sa stregare; 85 anni portati divinamente, anche grazie al recente restauro che l'ha riportata praticamente a nuovo.

Quando ci avviciniamo al veliero cominciamo a distinguere i particolari dei vari motivi ornamentali di "poppa" e di "prua" in stile arabesco colorati in oro e dei profili color legno chiaro quasi spalmati allo scafo bianco e nero.

Saliamo attraverso ripide scalette sulla coperta in direzione della "poppa", appaiono vicine le lance di salvataggio che vogliono fare bella mostra sé, brillanti perfettamente verniciate e pulite .

Poi l'occhio si perde in una immensità di "cime" : cime per la regolazione delle vele, che scendono dai 3 alberi, scalette costruite con funi…ci sono oltre 30 Km di cavo vegetale di diverso diametro!

Verso il centro nave compare il motto dell'Amerigo Vespucci: "Non chi comincia ma quel che persevera" ben visibile e riportato in grandi caratteri dorati e da lì arriviamo a "prua" dove rimaniamo affascinati dall'enorme "bompresso", con le sue reti di protezione.

Il legno tipo teak e noce è onnipresente su tutta la struttura che ci hanno fatto visitare, ed è tutto in perfette condizioni, come perfettamente puliti e brillanti appaiono tutti gli oggetti in ottone, una bellezza!

Un'ultima occhiata a 360° per riempirci gli occhi di sì tanta bellezza e infine giro terminato, si scende dal Veliero.

Sicuramente faticosa e stressante la lunga fila, ma ne valeva la pena. Flavio”

 

La nostra visita al veliero finisce qui, dopo un salto in Piazza Unità d’Italia per il caffè e per un saluto veloce agli amici triestini Maria e Guido. Salutiamo anche Massi e Giulia che se ne tornano a Sistiana con poca fatica. Riprendiamo le moto e dopo un’altra corsa in autostrada, ce ne torniamo a casa contenti della bella giornata in compagnia.

Buon vento Amerigo Vespucci e buona strada bikers!

Antonella

 

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