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Il Friuli Chapter a Capo Nord

sabato 21 giugno 2014

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Il Friuli Chapter a Capo Nord

 

A giugno del 2012 ci troviamo ad Amsterdam; Niki e Dino, Lidia ed Egidio, Maria e Guido; dopo Barcellona (luglio 2011), Saint Tropez (maggio 2012), Vienna (luglio 2013), abbiamo preso gusto a visitare città più o meno lontane in occasione degli Harley Days, anche se questa volta ci va male, per così dire: qualche settimana prima, il raduno è stato cancellato, ma noi siamo qua lo stesso; non ci saranno migliaia di moto, ma ci sono le nostre tre. Chiacchierando di programmi futuri, pensiamo: e se andassimo a Capo Nord? Brivido, attimo di stupore, ma solo un attimo; si può fare, bisogna solo organizzarsi bene; non si può fare l’anno prossimo, ma il 2014 sarà l’anno giusto.

Decidiamo le date, studiamo il percorso, sempre più affascinati; la voglia di partire subito sale, tanto che prenotiamo gli alberghi con un anno di anticipo; studiamo il meteo in corrispondenza delle nostre date: nulla di drammatico, anzi, tempo prevalentemente buono, un po’ di pioggia qua e là; leggiamo nei forum esperienze di altri motociclisti che si sono avventurati sin lassù, e sono tanti, e qua alcune sorprese ci sono: qualche racconto tragico, che ci allarma; ma poi ci ragioniamo, si sa come sono i forum, chiunque può scrivere qualsiasi cosa, non ci facciamo impressionare.

Scegliamo l’abbigliamento, selezionando cosa portare; il borsone, che vuoto sembrava così grande, si riempie troppo presto; bisogna riprovare. Prova e riprova, arriva finalmente il 21 giugno, e si parte; tutti e sei, belli “carichi” sia di entusiasmo che di bagagli, prendiamo la strada per Vienna, un po’ stupiti: ma allora stiamo andandoci per davvero!

Abbiamo programmato di dedicare a questo viaggio tre settimane. Le tappe sono brevi, vogliamo prendercela comoda, avere il tempo di visitare le città, in gran parte delle quali non eravamo mai stati.

Il percorso dell’andata è diverso da quello del ritorno, per visitare più posti possibile: saliamo attraverso l’Austria, la Polonia (che stupenda scoperta, Varsavia), le tre Repubbliche Baltiche, e restiamo affascinati da Riga, patrimonio Mondiale dell’Unesco, e da Tallin, dove facciamo la prima sosta di due notti; queste due città sono autentici gioielli, è tutto un “click” di macchine fotografiche, è tutto uno stupore  e la gioia di condividere le emozioni che sono troppo forti per restare dentro di te.

Le strade sono magnifiche, corrono in mezzo a foreste interminabili, c’è persino poco traffico rispetto alle nostre autostrade. Arriviamo in Finlandia, e il paesaggio si arricchisce di laghi, di ogni dimensione; non si sa da che parte guardare. E spuntano le prime renne, che non hanno paura, stanno in mezzo alla strada e ti guardano, una ci ha galoppato a fianco per qualche minuto.

A  Rovaniemi c’è l’immancabile visita al Villaggio di Babbo Natale, dove torniamo per un poco ragazzini e ci facciamo le foto con Santa Claus in persona. Foto di rito sul parallelo del Circolo Polare Artico, e via, manca veramente poco; due giorni dopo, il 2 luglio, come previsto, immaginato e sognato per due anni, arriviamo a Capo Nord. Abbiamo percorso fin qua quasi 4000 km. Foto imperdibile con il vessillo del Friuli Chapter Italy, abbracci, felicità.  Cenetta nel bungalow del campeggio, e torniamo su per il sole di mezzanotte; lo spettacolo è veramente incredibile, anche se oramai da qualche giorno il sole non tramonta più, e ci svegliamo a tutte le ore della notte per fotografare il paesaggio, assolutamente increduli.

Capo Nord è una meta ambita, a mezzanotte c’è un sacco di gente; moto, proprio poche, ma camper, auto, e tanti autobus; noi li guardiamo con un fondo di snobismo, le nostre moto sporche e impolverate raccontano per noi, mentre ci guardiamo attorno e realizziamo che ci siamo, lo abbiamo sognato per due anni, ma ora proprio ci siamo, datemi un pizzicotto….

Il percorso del ritorno ci ha portato un poco di freddo e di pioggia nei primi due giorni, fra Norvegia e Finlandia, in un paesaggio duro, fra canyon e ghiacciai, deserto, dove per larghi tratti l’unico rumore e l’unico segno di vita era il rombo delle nostre moto. Arrivati in Svezia, abbiamo trovato all’improvviso una lunga settimana di estate, calda e senza nuvole. Che allegria i paesaggi di mare, i piccoli villaggi ordinati e curati, pieni di vecchie auto americane degli anni ‘50, uscite da chissà dove, luccicanti e fiammanti; che meraviglia Stoccolma e le sue trentamila isolette, e che vivacità la bellissima Copenaghen, gente dovunque, a tutte le ore. E quanto traffico in Germania, auto e cantieri e code, ma pazienza, e iniziava ad affiorare un po’ di stanchezza, ma pazienza, la felicità è stata comunque l’emozione dominante.

E siamo di nuovo a casa; che strano non dover disfare i bagagli la sera e rifarli al mattino presto; che strano non dover decidere a che ora si fa colazione e a che ora si parte; che strano non sentire le voci e le risate degli amici, che per tre settimane hanno costituito il tuo mondo; un’idea nata come una scintilla di follia, quasi uno scherzo, si è trasformata in una splendida realtà grazie alla gioia di saper mettere in comune le proprie emozioni, di viverle con generosità e senza alcun momento di egoismo, dove per ciascuno era importante far sentire bene gli amici che lo circondavano; lo spirito di avventura ha mosso i nostri passi, ma l’amicizia gli ha dato un senso compiuto.

Vogliamo spendere due parole per le nostre tre moto, una Heritage e due Ultra Classic? Non hanno perso un colpo, mai, sono nate per questi viaggi, sono nate per questa vita.

E così, abbiamo capito perché questo viaggio sia così diffuso fra i bikers: è un’avventura eccitante, fra paesaggi stupendi, nella quale l’emozione la fa da padrona, trasformandolo da semplice viaggio in leggenda da ricordare per sempre.

 

Niki, Dino, Lidia, Egidio, Maria, Guido

Friuli Chapter Italy

21 giugno-13 Luglio 2014

 

 

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